Nove università europee e
quattro extra-europee, 100 partecipanti tra professori e studenti. Prevista la
partecipazione di ospiti internazionali per conferenze aperte al pubblico, come
lo Studio West 8, leader mondiale nel campo della progettazione del paesaggio,
e l’architetto paesaggista svizzero Paolo Burgi. Questi, in sintesi, i numeri
del workshop che dal 24 maggio all’8 giugno si svolgerà all’interno del
Castello, un progetto – lodevolissima iniziativa! - che il dipartimento di
Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha
deciso di portare avanti assieme alla nostra città.
«E’ un’importante occasione (...)
un’enorme ricaduta in termini di immagine per la città di Milazzo», ha chiosato
l’Amministrazione comunale in uno dei comunicati stampa che in queste ultime
settimane hanno annunciato ''Landscape Accessibility'', questo il titolo del
workshop.
Peccato che proprio il
Castello, il bene culturale che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello
di noi Milazzesi, malgrado l’annunciato workshop (pubblicizzato sin da
febbraio) e l’imminenza della stagione estiva, si presenti ancora in condizioni
non certo ottimali. Erbacce in ogni dove e locali che non vedono una scopa da
qualche stagione. Nelle celle del Mastio, persino scarti di lana verisimilmente
depositati in occasione del presepe natalizio ed anche una bombola. Chissà cosa
penseranno gli esperti di architettura ed urbanistica quando vedranno i
perimetri murari degli antichi fabbricati - nonché l’assetto urbanistico di Milazzo
in età medievale e moderna - completamente avvolti dalle erbacce, visto che
l’area degli scavi archeologici è completamente seppellita da un anno di
ricrescita della vegetazione, che ha fatto persino scomparire i viottoli
contornati dalle piantine di rosmarino: immaginiamo il commento del paesaggista
svizzero Paolo Burgi alla vista dell’idilliaco paesaggio entro l’antico
maniero…
L’ultima opera di scerbatura
risale infatti alla presentazione, nel maggio 2013, del bilancio di
sostenibilità della Raffineria di Milazzo, che a proprie spese diede una bella
ripulita al Castello. Ma il tempo passa e quell’opera salutare è ormai
vanificata. Tanto che adesso diventa una vera e propria impresa raggiungere tra
rovi ed erba alta il bastione delle Isole o il rivellino di S. Giovanni, che –
così come il bastione di S. Maria – restano ancora inspiegabilmente ed
irragionevolmente off limits, esclusi dal normale circuito di visita. Eppure
sono state spese per il loro recupero decine di milioni di euro. Eppure consentirebbero
ai visitatori di ammirare luoghi affascinanti e suggestivi, primo tra tutti la
possente cortina muraria del Cinquecento, le cui caditoie e la cui cordonatura
in pietra da taglio si ammirano in tutta la loro eleganza proprio sul ponte
levatoio del secentesco rivellino centrale di S. Giovanni.
Giustificarsi
adducendo la
solita cantilena del dissesto e della mancanza di fondi vale a poco.
C’era un
ticket d’ingresso sino al 2008, puntualmente incassato dal Comune che ne
aveva vincolato
la destinazione alla spese di manutenzione del maniero. Se fosse stato
reintrodotto, dalla fine della scorsa estate si sarebbe potuta
racimolare una
quantità di denaro sufficiente a finanziare scerbatura ed altro ancora.
Senza dimenticare che la scerbatura risponde anche ad esigenze di tutela
della pubblica incolumità: chi ricorda la puntura di zecca - proprio all'interno del maniero - ai danni di
una coppia di sposini nel 2012 (cui seguì un intervento di
disinfestazione che costò alle casse comunali circa € 1.700) o quella di
cui rimase vittima un giovane proprio nel maggio dello scorso anno?
Perchè tanta facilità ed immediatezza ad incassare un ticket in occasione del presepe vivente (di cui solo un terzo incassato dal Comune) e tanta difficoltà e lentezza nell'incassarne un altro per la semplice visita con incasso da devolvere interamente alle casse comunali?
Perchè tanta facilità ed immediatezza ad incassare un ticket in occasione del presepe vivente (di cui solo un terzo incassato dal Comune) e tanta difficoltà e lentezza nell'incassarne un altro per la semplice visita con incasso da devolvere interamente alle casse comunali?
I
risultati di tali carenze sono ahinoi sotto gli occhi di tutti, purtroppo anche dei seguenti ospiti
stranieri – alcuni peraltro illustri – che tra due giorni affolleranno le sale
e le cinte murarie del nostro Castello.
Università Europee Partecipanti:
- Universitat Politecnica de Catalunya, Barcellona (Spagna)
- Ecole Nationale Supérieure d'Architecture de Montpellier (Francia)
- Università della Tessaglia, Volos (Grecia)
- Jade Hochschule - Fachhochschule Wilhelmshaven / Oldenburg / Elsfleth (Germania)
- Universitatea de ARHITECTURA SI Urbanistica "Ion Mincu", Bucarest (Romania)
- Tampere Teknillinen Yliopisto (Finlandia)
- Istanbul Teknik Universitesi Mimarlık Fakultesi Mimarlık Bölümü (Turchia)
- Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (Italia)
- Università degli Studi di Firenze (Italia)
Università Extra-Europee:
- PennDesign University of Pennsylvania (USA)
- Ecole Nationale d'Architecture de Rabat (Marocco)
- Tongji University di Shanghai (Cina)
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