sabato 31 maggio 2014

Intitolata a Zirilli e Pellegrino la Biblioteca comunale



ZiPe: con quest’acronimo si presenterà d’ora in avanti la Biblioteca comunale di Milazzo “Stefano Zirilli - Peppino Pellegrino”. Lo ha anticipato ieri pomeriggio, nel corso della cerimonia d’intitolazione, il sindaco Carmelo Pino, presentando la grafica accattivante elaborata dell’arch. Nino Giardina, che ha raffigurato efficacemente l’acronimo (le sillabe iniziali dei due cognomi) accanto al profilo stilizzato di un libro aperto. Il tutto impreziosito da alcuni eleganti pannelli donati dall’editore milazzese Antonio Lombardo. «Zipe vuol conferire un tocco di modernità a questa nostra antica istituzione municipale fondata dallo Zirilli nel lontano 1869, ma proiettata ormai nell’era digitale», ha sostenuto il sindaco Pino, che non ha per nulla deluso le aspettative di chi alla cerimonia si aspettava un oratore qualificato. Interverrà il prof. Bartolo Cannistrà o il prof. Filippo Russo, il prof. Gigi Billè o qualche altro esponente del panorama culturale cittadino? Questo l’interrogativo dell’ahimè non folto pubblico presente nel piano nobile di Palazzo D’Amico, appena una trentina di persone, ivi incluso il personale della Biblioteca comunale. E invece ha preso la parola proprio il sindaco, affiancato al tavolo dei relatori dall’assessore al ramo Stefania Scolaro e dalla dirigente della Sovrintendenza di Messina, dott.ssa Carmelina Prestipino. Manifestando notevole padronanza delle nozioni biografiche e non solo, il sindaco ha illustrato efficacemente e brillantemente la figura dello Zirilli patriota, evidenziandone il ruolo di primaria importanza ricoperto nel 1860 in occasione dell’epopea garibaldina, allorquando la lunga e fraterna amicizia che lo legava al colonnello borbonico Bosco (frequentarono entrambi la Nunziatella di Napoli) fu alla base di un vano tentativo di composizione delle ostilità. Pino non ha mancato poi di ricordare la figura di Peppino Pellegrino che riaprì alla pubblica fruizione il patrimonio librario, gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei anglo-americani, riuscendo peraltro a proiettare la nostra biblioteca a livello nazionale grazie ad importanti ed apprezzati convegni di filosofia. Si è quindi congedato ricordando la casa editrice Spes che per decenni ha consentito a Pellegrino di sfornare apprezzate opere di storia locale (tra tutte la biografia di Luigi Rizzo a cura di Ruggero D’Ondes e Milazzo nella Storia di Nino Micale), oltre a studi rosminiani ed opere filosofiche che hanno meritato persino la recensione sul Corriere della Sera: «un’eredità – ha sostenuto il sindaco – che è stata fortunatamente raccolta di recente dal concittadino Antonio Lombardo, il cui encomiabile sforzo consentirà alla città di Milazzo di potersi fregiare ancora per lungo tempo di una propria casa editrice».




Altrettanto apprezzato l’intervento dell’assessore Scolaro, che ha letto e commentato significativi stralci del discorso inaugurale di Stefano Zirilli, il quale volle una biblioteca aperta soprattutto alle classi meno abbienti (persino ai detenuti del locale carcere giudiziario e ai marinai di passaggio nel nostro porto), sostenendo la necessità di avvicinare al patrimonio librario – attraverso pubbliche letture – il maggior numero di utenti. La prof. Scolaro ha anche ricordato l’impegno politico dei due illustri concittadini: entrambi ricoprirono la carica di sindaco, mentre lo Zirilli fu anche presidente del consiglio provinciale, riuscendo a conseguire significativi risultati (tra tutti ci piace ricordare la sofferta collocazione negli anni Ottanta dell’Ottocento della vecchia stazione ferroviaria in prossimità del bacino portuale, con conseguente crescita dello sviluppo dell’economia milazzese).

Sulla figura di Peppino Pellegrino si è soffermata in particolare la dott.ssa Carmelina Prestipino, ricordando di averlo conosciuto quando da studentessa frequentava la Biblioteca regionale di Messina: «entrava trionfalmente mettendo subito in risalto la sua personalità eccentrica e bizzarra. Era conosciuto da tutto il personale e le sale di lettura diventarono ben presto il luogo privilegiato delle sue lunghe conversazioni col prof. Filippo Bartolone, ordinario di Filosofia Morale all’Università di Messina, al quale era legato da profonda e sincera amicizia».




Prima di procedere alla scopertura delle targhe offerte dallo sponsor del “Maggio dei Libri”, Lombardo Edizioni, (una delle quali indica al primo piano il “Fondo Pellegrino”), è stata presentata la piccola mostra curata dalla responsabile della Biblioteca Sara Talotta e dalla dott.ssa Maria Rita Tricamo: in tre delle cinque teche acquistate nel 1962 proprio da Peppino Pellegrino sono stati collocati i cimeli della Biblioteca (dal primo registro dei prestiti del 1876 al catalogo dei donatori, tutti recanti la calligrafia di Stefano Zirilli), alcune cinquecentine e seicentine messe in esposizione grazie al nulla osta della Sovrintendenza e qualche volume della Spes editrice. Un’iniziativa minuscola ma significativa che impreziosisce la Biblioteca, la quale recentemente, grazie all’apporto dinamico e appassionato della dott.ssa Maria Rita Tricamo, ha manifestato una risvegliata vitalità che fa onore al personale della stessa Biblioteca ed anche alla nostra Amministrazione comunale.

Hanno completato il quadro il ricordo, da parte di Pino e Scolaro, della riapertura della Biblioteca nel 1994 a cura dell’Amministrazione del prof. Filippo Russo, quando l’attuale assessore Dario Russo consentì la ripresa delle attività a seguito della lunga chiusura imposta dalla mareggiata del 1981, ed il contributo appassionato del prof. Nicola Mento, il quale ha proiettato un video amatoriale di 15 minuti circa, un sincero e genuino omaggio a Zirilli, Pellegrino ed alla città di Milazzo.

                      La dott.ssa Prestipino col sindaco e l'assessore Scolaro scopre la targa




1876: discorso inaugurale di Stefano Zirilli

1876: primo registro dei prestiti

Cinquecentine e seicentine
 





Sindaco e assessore col personale della Biblioteca e di Palazzo D'Amico

Col sindaco dell'ultima riapertura: il prof. Filippo Russo

Col prof. Gigi Billè, direttore de La Voce di Milazzo
presidente della Società Milazzese di Storia Patria

Nessun commento:

Posta un commento