ZiPe: con
quest’acronimo si presenterà d’ora in avanti la Biblioteca comunale di Milazzo “Stefano
Zirilli - Peppino Pellegrino”. Lo ha anticipato ieri pomeriggio, nel corso
della cerimonia d’intitolazione, il sindaco Carmelo Pino, presentando la
grafica accattivante elaborata dell’arch. Nino Giardina, che ha raffigurato efficacemente
l’acronimo (le sillabe iniziali dei due cognomi) accanto al profilo stilizzato
di un libro aperto. Il tutto impreziosito da alcuni eleganti pannelli donati
dall’editore milazzese Antonio Lombardo. «Zipe vuol conferire un tocco di
modernità a questa nostra antica istituzione municipale fondata dallo Zirilli nel
lontano 1869, ma proiettata ormai nell’era digitale», ha sostenuto il sindaco
Pino, che non ha per nulla deluso le aspettative di chi alla cerimonia si
aspettava un oratore qualificato. Interverrà il prof. Bartolo Cannistrà o il
prof. Filippo Russo, il prof. Gigi Billè o qualche altro esponente del panorama
culturale cittadino? Questo l’interrogativo dell’ahimè non folto pubblico
presente nel piano nobile di Palazzo D’Amico, appena una trentina di persone,
ivi incluso il personale della Biblioteca comunale. E invece ha preso la parola
proprio il sindaco, affiancato al tavolo dei relatori dall’assessore al ramo Stefania
Scolaro e dalla dirigente della Sovrintendenza di Messina, dott.ssa Carmelina Prestipino.
Manifestando notevole padronanza delle nozioni biografiche e non solo, il
sindaco ha illustrato efficacemente e brillantemente la figura dello Zirilli
patriota, evidenziandone il ruolo di primaria importanza ricoperto nel 1860 in
occasione dell’epopea garibaldina, allorquando la lunga e fraterna amicizia che
lo legava al colonnello borbonico Bosco (frequentarono entrambi la Nunziatella di Napoli) fu alla base di
un vano tentativo di composizione delle ostilità. Pino non ha mancato poi di ricordare
la figura di Peppino Pellegrino che riaprì alla pubblica fruizione il
patrimonio librario, gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei anglo-americani,
riuscendo peraltro a proiettare la nostra biblioteca a livello nazionale grazie
ad importanti ed apprezzati convegni di filosofia. Si è quindi congedato ricordando
la casa editrice Spes che per decenni
ha consentito a Pellegrino di sfornare apprezzate opere di storia locale (tra
tutte la biografia di Luigi Rizzo a cura di Ruggero D’Ondes e Milazzo nella Storia di Nino Micale),
oltre a studi rosminiani ed opere filosofiche che hanno meritato persino la
recensione sul Corriere della Sera:
«un’eredità – ha sostenuto il sindaco – che è stata fortunatamente raccolta di
recente dal concittadino Antonio Lombardo, il cui encomiabile sforzo consentirà
alla città di Milazzo di potersi fregiare ancora per lungo tempo di una propria
casa editrice».
Altrettanto
apprezzato l’intervento dell’assessore Scolaro, che ha letto e commentato
significativi stralci del discorso inaugurale di Stefano Zirilli, il quale
volle una biblioteca aperta soprattutto alle classi meno abbienti (persino ai
detenuti del locale carcere giudiziario e ai marinai di passaggio nel nostro
porto), sostenendo la necessità di avvicinare al patrimonio librario –
attraverso pubbliche letture – il maggior numero di utenti. La prof. Scolaro ha
anche ricordato l’impegno politico dei due illustri concittadini: entrambi
ricoprirono la carica di sindaco, mentre lo Zirilli fu anche presidente del
consiglio provinciale, riuscendo a conseguire significativi risultati (tra
tutti ci piace ricordare la sofferta collocazione negli anni Ottanta dell’Ottocento
della vecchia stazione ferroviaria in prossimità del bacino portuale, con
conseguente crescita dello sviluppo dell’economia milazzese).
Sulla figura
di Peppino Pellegrino si è soffermata in particolare la dott.ssa Carmelina Prestipino,
ricordando di averlo conosciuto quando da studentessa frequentava la Biblioteca
regionale di Messina: «entrava trionfalmente mettendo subito in risalto la sua
personalità eccentrica e bizzarra. Era conosciuto da tutto il personale e le
sale di lettura diventarono ben presto il luogo privilegiato delle sue lunghe
conversazioni col prof. Filippo Bartolone, ordinario di Filosofia Morale all’Università
di Messina, al quale era legato da profonda e sincera amicizia».
Prima di
procedere alla scopertura delle targhe offerte dallo sponsor del “Maggio dei
Libri”, Lombardo Edizioni, (una delle
quali indica al primo piano il “Fondo Pellegrino”), è stata presentata la
piccola mostra curata dalla responsabile della Biblioteca Sara Talotta e dalla
dott.ssa Maria Rita Tricamo: in tre delle cinque teche acquistate nel 1962
proprio da Peppino Pellegrino sono stati collocati i cimeli della Biblioteca
(dal primo registro dei prestiti del 1876 al catalogo dei donatori, tutti
recanti la calligrafia di Stefano Zirilli), alcune cinquecentine e seicentine
messe in esposizione grazie al nulla osta della Sovrintendenza e qualche volume
della Spes editrice. Un’iniziativa minuscola ma significativa che impreziosisce
la Biblioteca, la quale recentemente, grazie all’apporto dinamico e appassionato
della dott.ssa Maria Rita Tricamo, ha manifestato una risvegliata vitalità che fa
onore al personale della stessa Biblioteca ed anche alla nostra Amministrazione
comunale.
Hanno
completato il quadro il ricordo, da parte di Pino e Scolaro, della riapertura
della Biblioteca nel 1994 a cura dell’Amministrazione del prof. Filippo Russo,
quando l’attuale assessore Dario Russo consentì la ripresa delle attività a
seguito della lunga chiusura imposta dalla mareggiata del 1981, ed il contributo
appassionato del prof. Nicola Mento, il quale ha proiettato un video amatoriale
di 15 minuti circa, un sincero e genuino omaggio a Zirilli, Pellegrino ed alla
città di Milazzo.
La dott.ssa Prestipino col sindaco e l'assessore Scolaro scopre la targa
1876: discorso inaugurale di Stefano Zirilli
1876: primo registro dei prestiti
Cinquecentine e seicentine
Sindaco e assessore col personale della Biblioteca e di Palazzo D'Amico
Col sindaco dell'ultima riapertura: il prof. Filippo Russo
Col prof. Gigi Billè, direttore de La Voce di Milazzo e
presidente della Società Milazzese di Storia Patria
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