giovedì 13 febbraio 2014

Vaccarella, rinasce l'Asilo Calcagno. Diventerà lo Spasimo dei Milazzesi.


Meritoria iniziativa dell’Amministrazione comunale che ha deciso di restituire alla pubblica fruizione - sia pure parzialmente - il diruto Asilo Infantile Calcagno, ravvivando di conseguenza uno degli angoli più pittoreschi della città: Vaccarella, il quartiere dei pescatori. L’edificio neogotico, inaugurato nel 1903, come è noto è stato oggetto di un intervento progettuale che – a ragione – lo vorrebbe destinare a «Museo delle tradizioni marinare». Il progetto esecutivo, redatto dall’arch. Nino Giardina, è già munito di tutti i pareri previsti dalla normativa vigente, oltre ad essere collocato in ottima posizione (la sesta) nell’ordine di priorità generale del programma triennale delle opere pubbliche. Mancano soltanto i fondi (2 milioni di euro) per rendere l’idea immediatamente appaltabile, fondi che purtroppo non sono ancora pervenuti al nostro Comune, malgrado l’avanzamento di apposita richiesta di finanziamento nell’ambito del PISU “Horus Milae”.


                                                                                                                  
Adesso, per iniziativa dell’assessore al Turismo ed ai BB. CC. Dario Russo, un timido ma efficace passo in avanti per far tornare a vivere l’edificio che da decenni rappresenta uno dei simboli del degrado milazzese. Non una ristrutturazione, vista la penuria di fondi delle casse comunali, ma una semplice messa in sicurezza per inserire lo storico edificio nell’ambito di un «percorso culturale che dal Lungomare Garibaldi, attraverso la via Mezzaluna, raggiunga il Chiostro del Rosario ed il Castello». Una messa in sicurezza che «si ponga come intervento propedeutico al futuro restauro e sia finalizzata ad una piena visibilità di tale importante edificio». Una scommessa per la quale è stato affidato lo scorso 4 febbraio incarico di «progettazione stralcio» ai tecnici comunali Giardina e Dragà, i quali dovranno consegnare gli elaborati entro un mese. Un’idea che comporterà un modesto impegno di spesa e che libererà la struttura da solai collassati e pericolanti, trasformandola – secondo le intenzioni e le indicazioni dell’assessore Russo – in uno Spasimo tutto milazzese, in cui ospitare a cielo aperto manifestazioni culturali. Per i pescatori di Vaccarella, l’occasione giusta per riappropriarsi di un bene sottratto alla loro disponibilità, visto che i gradini della facciata neogotica – “espropriati” in occasione della collocazione delle transenne - hanno ospitato per decenni le loro affascinanti conversazioni marinare e le laboriose attività di cucitura delle reti da pesca (negli anni Sessanta e Settanta l’asilo è stato addirittura impiegato per depositare le reti di tanti pescatori vaccariddòti). Con la speranza che l’ambiente entoantropopogico fatto di pescatori, reti, barche e rivendita del pescato, ambiente che ancor oggi è possibile assaporare in prossimità dell’Asilo Calcagno, non venga compromesso irrimediabilmente dalla nascita del terzo porticciolo turistico, quello della Kabiria, che – se dovesse diventare realtà – sopprimerebbe inevitabilmente l’ultima “posta di lacciara” sopravvissuta a Vaccarella, ossia l’ultimo specchio d’acqua – quello posto proprio di fronte all’asilo Calcagno - in cui ancor oggi è possibile pescare colorite e cavagnole. Bene ha fatto dunque l’Amministrazione a sostenere l’idea del vincolo etnoantropologico per salvare le tradizioni ed il folklore di Vaccarella. Sempreché la Sovrintendenza non faccia orecchie da mercante.

(fonte: determinazione dirigenziale (IV settore), n. 53 del 4 febbraio 2013, attualmente pubblicata all'albo pretorio online del Comune di Milazzo).

Lo Spasimo a Palermo

Interni Asilo Calcagno

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