giovedì 7 maggio 2015

In Biblioteca arrivano i tonni: l'archivio D'Amico-Faranda



L’Archivio Storico comunale di Milazzo si arricchisce di un nuovo preziosissimo fondo. Grazie alla disponibilità della famiglia Faranda, nelle lussuose sale della Biblioteca comunale sarà possibile consultare gli antichi manoscritti dei marchesi D’Amico. Un’imponente raccolta di antiche carte che documenta perlopiù l’affascinante storia delle tonnare cittadine e non solo, in particolare di quella del Tono che i marchesi D’Amico, generazione dopo generazione, calarono sino al 1966, quando si chiuse il sipario sulla millenaria pesca del tonno nelle acque di Milazzo.








Un fondo archivistico che ripercorre l’intera storia della Tonnara del Tono, sino ai secoli più recenti, quando - per iniziativa di alcuni imprenditori liguri - si registrò la nascita dei primi opifici per l’inscatolamento del tonno all’olio e l’impianto, di lì a poco, del più ampio e moderno stabilimento, oggi adibito a residence, iniziative che conferirono alla secolare tonnara - che i D’Amico gestirono per lungo tempo in comproprietà coi Calapaj - una dimensione quasi industriale. Preziose carte d’archivio, che, oltre a testimoniare la complessa gestione patrimoniale (passaggi di proprietà, testamenti, pesi e gravami di origine tributaria e testamentaria), documentano con dovizia di dettagli – purtroppo solo dalla seconda metà dell’Ottocento – l’affascinante quotidianità della tonnara, dagli approvvigionamenti di reti e cordami alla gestione del personale, dai quantitativi del pescato alla stipula dei contratti di obbligazione per collocare il pesce catturato nei mercati locali.


Scampoli documentari che consentono altresì di ripercorrere gli ultimi tentativi di calo di altri piccoli impianti di pesca: è il caso della Tonnarella di S. Antonino a Capo Milazzo o della Tonnara di Calderà. Senza trascurare l’altro grande impianto di pesca, la Tonnara di Milazzo, già in crisi nella prima metà dell’Ottocento e fagocitata di lì a poco dall’avanzamento dell’infrastruttura portuale. Straordinarie fonti d’archivio da oggi a disposizione di studenti e studiosi. Un’imponente mole di informazioni e notizie che ha già consentito di allargare le conoscenze sull’affascinante e cruenta pesca del tonno in un volume che, nato in collaborazione con la stessa Biblioteca comunale, sta per essere consegnato alle stampe, ultima scommessa dell’editore Lombardo.


All’ing. Tommaso Faranda ed agli altri eredi dell’ultimo marchese D’Amico va dunque l’affettuosa riconoscenza della collettività milazzese. Un’iniziativa, la loro, che se da un lato non priva la famiglia della proprietà dei fondi archivistici – concessi al Comune in comodato – dall’altro consentirà ai cittadini interessati (studenti e studiosi) di accedere agevolmente e comodamente ad un’interessante pagina di storia economica. Un esempio che si spera possa essere imitato anche dalla famiglia Calapaj, detentrice di un’altra interessante fetta d’archivio sulla Tonnara del Tono, le cui carte meriterebbero di fare bella mostra – anche semplicemente in versione digitale – accanto agli eleganti manoscritti consegnati dai D’Amico-Faranda.


Da parte sua l’Amministrazione comunale celebrerà la consegna ufficiale del nuovo fondo archivistico venerdì 22 maggio, nel piano nobile della Biblioteca, un tempo lussuosa dimora proprio dei marchesi D’Amico. L’evento, inserito nell'ambito del "Maggio dei Libri", inizierà alle ore 18,00 alla presenza del sindaco Pino e dell’assessore Scolaro.

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