sabato 4 ottobre 2014

L'agonia del mattatoio comunale di Fiumarella



E’ giustificabile l’abbandono di un fabbricato di recente costruzione quand’anche destinato alla dismissione? Stiamo parlando del mattatoio di via Sardegna, sorto per sostituire quello di via Regis. La prima volta venne messo in vendita dall’Amministrazione Italiano nell’ormai lontano 2008. L’asta andò deserta, ma l’immobile continuò ad essere inserito nel piano delle alienazioni. Da ultimo con delibera di Giunta comunale n. 115 del 30 ottobre 2012. Ad essere posti in vendita il mattatoio vero e proprio con l’area di pertinenza (valore stimato € 1.686.622,96) ed il fabbricato che avrebbe dovuto ospitare l’alloggio del custode, anch’esso con area di pertinenza (valore stimato e 241.315,69). Tali stime, rimaste invariate nell’elenco del patrimonio comunale aggiornato al 28 ottobre 2013, non sono effettivamente quelle reali, quanto piuttosto quelle determinate facendo riferimento ad una destinazione urbanistica diversa da quella attuale (servizi pubblici), quindi sul presupposto di una futura variante urbanistica al PRG da parte dell’organo consiliare.



Gli immobili sono stati nel tempo presi di mira dai vandali, come emerge ad esempio dagli infissi divelti o addirittura involati. Da parte sua il Comune ha tentato, purtroppo non sempre, di porre rimedio ai vandalismi murando persino qualche apertura, ma mai dotando l’area di videosorveglianza e  di una recinzione seria. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, come attestano chiaramente le foto che alleghiamo a queste note. E ad andare vandalizzati sono anche gli arredi scolastici – alcuni nuovi di zecca - che il Comune nel frattempo ha deciso di immagazzinare nel mattatoio, unitamente a cartelli pubblicitari di attività commerciali private verisimilmente oggetto di sequestro da parte delle forze di polizia municipale. 


Nel frattempo l’immobile continua a deperire, a sparire e a degradarsi, pregiudicando il suo valore economico-commerciale in vista dell’ennesima asta. Un bene che  comunque avrebbe potuto essere oggetto di maggiori attenzioni da parte degli amministratori dell’ultimo decennio, quanto meno destinandovi qualche ufficio o unità lavorativa, garantendo così un minimo di presidio diurno ed assicurando nel contempo maggiore dignità al complesso di fabbricati del nuovo mattatoio, che – con la crisi attuale che mette in ginocchio il mercato immobiliare – sarà destinato a restare nella disponibilità del Comune di Milazzo chissà per quanti anni ancora. Soluzione, quella appena suggerita, che l’ente è ancora in tempo a mettere in pratica, quanto meno per un senso di religioso rispetto nei confronti del bene pubblico e del denaro della collettività













.








Nessun commento:

Posta un commento